Benvenuti in questa nuova pagina dedicata a Trench Town- Kingston.
Maria Carla Gullotta ci racconta l’altra faccia della Giamaica. Una realta’ complessa, incubatrice di grandi energie che , quando ben indirizzate, si materializzano nell’arte e nella musica.
La zona di Trench Town e’ generalmente sconsigliata ai turisti ma il Culture Yard (dove e’ cresciuto Marley) si puo’ visitare tranquillamente con una guida ed e’ una esperienza lonatana dal turismo di massa. Noi l’abbiamo visitato e fotografato per voi. Buona lettura.
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Dal 1942 al 1949 i Government Yards ,una sorta di progetto di edilizia popolare con monolocali che si affacciavano su un cortile centrale, furono acquisiti dal Ministero dell'Edilizia per dare alloggio ai veterani della seconda guerra mondiale e ai contadini che , abbandonate le campagne affluivano a frotte a cercare fortuna in citta.
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La maggior parte degli edifici pubblici e commerciali pianificati non furono mai costruiti e i Government Yard si estendevano per sei isolati , due dei quali andarono totalmente bruciati e rasi al suolo durante le guerre politiche degli anni '70'e 80'.
Gli yards furono costruiti sotto il patrocinio di Sir Alexander Bustamante, uno degli eroi nazionali della Giamaica ,e ospitarono i suoi amici e sostenitori.
Ma piu' che a Sir Bustamante, Trench Tonw deve molto a Father Sherlock, il leggendario pastore che fece del ghetto un luogo di incontro per musicisti, artisti, sportivi, di tutta la citta.
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Tanti i talenti da ricordare, in primis quello di St William Grant, leader politico della gente di strada, una vita spesa in battaglie sociali. E poi Mortimer Planno, una delle voci piu' influenti del movimento rastafari, Fu lui ad accogliere Selassie' al suo arrivo all'areoporto di Kingston nel 1966, mentre una folla di oltre 100.000 rasta salutava il Re dei Re.
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Uomini di settori diversi, dal Capo delle Forze di Polizia, Neville Wheatley ai deputati di fede PNP che oggi siedono in parlamento .
Collie Smith, il piu' grande giocatore di cricket che la fortissima nazionale giamaicana abbia mai vantato era uno di Trenchtown, cosi come Carl Brown, allenatore della nazionale di football insieme a numerosi giocatori di calcio, al campione mondiale dei pesi welter Bunny Grant. Ma la musica reggae ha trovato radici e interpreti indimenticabili proprio nel cuore del ghetto. Da Trench Town nascono lo ska, il rock steady e il reggae. Il chitarrista Ernie Ranglin apri' la strada a tanto fervore musicale e le sessions si susseguivano nei vari tenament yards, una scuola di strada che ha formato la maggior parte degli artisti giamaicani, regalando loro l'arte di saper interagire con il pubblico e di tenere il palco come nessun altro.
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Trench Town - Kingston
Testi, Maria Carla Gullotta. Foto, Nino Sciuto.
Per arrivarci da Downtown si percorre Spanish Tonw Road.,abbandonando la folla di Parade dove venditori di tutto sfuggono alle maglie del controllo di polizia. Appena passa la pattuglia ricompaiono braccia cariche di calzini, lacci per scarpe, slip sexy, in una ressa di richiami e di scherzi, di approcci sentimentali che, magari si traducono in appuntamenti al volo in una via di mezzo tra la scampagnata sessuale e qualche soldino di ricompensa per i baci rubati tra i carrettini parcheggiati nei vicoli.
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Un magico momento che faceva dire con orgoglio a Bunny Wailer che Trench Tonw era una specie di Hollywood giamacana , il luogo di passaggio obbligatorio di tutte le star del reggae.
La sfilza dei nomi diventati famosi e' lunghissima. Da Jimmy Tucker a Alton Ellis, Joe Higgs, Roy Shirley, Bunny e Skully, Delroy Wilson,Ken Boothe and the Folkers Brothers, Cynthis Schloss,Lascelle Perkins, Dean Fraser, le voci del grande reggae ,qeullo che ancora oggi cattura l'anima e fa sciogliere le ginocchia.
E Il fatidico terzetto che ha reso il reggae internazionale Bob Marley, Bunny Wailer e Peter Tosh, i Wailers, che cantavano " we are from Trench Town"
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Sull'inner city si concentrano numerosi gli interventi umanitari del volontariato di associazioni religiose e civili che provano a sfondare il muro di disperazione, poverta,' ignoranza, violenza che avvolge la zona come una cappa e che la isola totalmente dal resto della citta'.
Per fortuna c'è la musica che , poverta' o no, stazza diecimila watts di sound system pronti per le dance del sabato sera. Dio ha dato ai giamaicani un inusitato strumento di resistenza e i giamaicani se lo sono preso trasformandolo in un attimo di magnifica esultanza e dimenticanza.
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C'è che dice che la Giamaca dei tempi di Marley ormai non esiste piu' ma chi la conosce bene sa che non è vero. A parte una spruzzatina di modernita' e di tecnologia tutta di facciata, la Giamaica è rimasta molto simile al passato. Lo struggle dei poveracci è immutato, la dimenticanza voluta nei loro confronti è lampante, la violenza di una societa' che si regge sul lavoro illegale, sulla droga, sulle connivenze politico mafiose, porta sempre allo stesso punto di non ritorno .
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Marley non era un veggente e se quello che lui ha cantato è ancora cosi attuale è perchè la speranza di un cambiamento non ha portato frutti veri, anzi oggi si celebra il funerla di speranze e di tutti quei progetti che non hanno mai visto la luce.
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